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Sulla vicenda delle cave di Monte Sant'Angelo
Giancarli rassicura "Progetti sostenibili"


ARCEVIA - "Il programma provinciale delle attività estrattive sta diventando, per me, una 'palestra' anche sui temi dell'economia, dell'ambiente e della democrazia". Dopo l'ulteriore sopralluogo, il presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli, ha dichiarato che "sugli strumenti di pianificazione dobbiamo sviluppare tutta la determinazione per affermare progetti sostenibili ambientalmente, socialmente e culturalmente". Facendo riferimento ad Arcevia, il presidente Giancarli si è detto convinto che "nessuna istituzione, nessun cittadino e nessun imprenditore vorrà mai cancellare quei luoghi della memoria, che sono luoghi della libertà, come pure i siti archeologici, luoghi della nostra civiltà e identità". "Come tutti sanno ed hanno potuto vedere - ha proseguito Giancarli - considero molto importante il programma delle attività estrattive e anche questa è la ragione per cui la Provincia ed alcuni suoi uffici ci stanno dedicando molto tempo ed attenzione".

Durante il sopralluogo il presidente Giancarli era accompagnato dal vice presidente Giancarlo Sagramola, dagli assessori Patrizia Casagrande, Raffaele Bucciarelli e Luciano Montesi, dai tecnici Roberto Renzi e Paolo Sandroni, da alcuni consiglieri comunali di Arcevia e dal sindaco Silvio Purgatori, mentre ieri le aree in questione sono state visitate, oltre che da Giancarli e dalla Casagrande, dal presidente e dal vice presidente del consiglio Antonio Righi e Nedo Brugiamolini, dal presidente della commissione consiliare urbanistica Giuliano Brandoni e da assessori e consiglieri provinciali.

Durante l'incontro, il sindaco di Arcevia ha evidenziato la proficua collaborazione con la Provincia "che ha condiviso l'indirizzo dell'assemblea cittadina sulla perimetrazione e sulle quantità di materiale da estrarre". "Vorremmo - ha spiegato Purgatori - non solo che i giacimenti non fossero visibili dai centri abitati, ma ci teniamo alla salvaguardia dei siti archeologici, dei pozzi e della sorgenti". Secondo Purgatori quella dell'amministrazione comunale di Arcevia è una "posizione equilibrata che tiene conto del turismo, di chi ha investito sul territorio e soprattutto di chi sul territorio vive e il programma provinciale rispetta questi obiettivi".

La questione delle nuove cave nell'area di Monte Sant'Angelo sembra a questo punto indirizzarsi verso una soluzione, che terrà conto delle numerose osservazioni sollevate nei mesi scorsi verso le scelte originarie della Provincia. Osservazioni come quelle presentate fornalmente dal Comune e come quelle sostenute dai cittadini raccolti nel Comitato per la difesa di Monte Sant'Angelo.