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I Ds di Arcevia intervengono nel dibattito su Monte Sant'Angelo
"Cave, fiducia nella Provincia"


ARCEVIA - Il futuro di Monte Sant'Angelo è stato discusso dai Ds di Arcevia riuniti in assemblea. Una certa soddisfazione - si fa presente in una nota - è stata espressa "Per il buon esito dell'incontro tra l'amministrazione comunale di Arcevia e la Provincia di Ancona riguardante il bacino estrattivo del monte S. Angelo individuato dal Piano Regionale delle Attività Estrattive. Il presidente Giancarli e l'assessore Casagrande hanno accolto positivamente le osservazioni del Comune di Arcevia, votate dal consiglio comunale, convenendo sulla necessità di ridurre il bacino del monte S. Angelo e di fissare un limite alla quantità di materiale estraibile. Queste misure vanno nella direzione di salvaguardare i luoghi della storia e della memoria, senza però pregiudicare un'attività economica fondamentale per lo sviluppo di Arcevia. Il percorso illustrato dal presidente Giancarli per arrivare alla definizione del Ppae è per i Ds assolutamente condivisibile: ampia consultazione di tutti i soggetti interessati (sindacati, assindustria, associazioni ambientaliste, etc.), sopralluoghi sul posto di tecnici e politici per verificare al meglio la perimetrazione del bacino, assemblea pubblica per spiegare il programma e le sue finalità; infine sintesi e approvazione del Ppae in tempi brevi, prima delle elezioni regionali" .

I Ds di Arcevia "hanno sin dall'inizio appoggiato la linea dell'amministrazione comunale che mira a conciliare la tutela ambientale e la vocazione turistica del territorio con lo sviluppo economico, il bisogno di materiale e la salvaguardia dei posti di lavoro nel campo dell'attività estrattiva. Inoltre giudicano positivamente l'impianto generale del Ppae che ha come obiettivo precipuo quello di regolare l'attività estrattiva, nel rispetto dell'ambiente, e quello di fissare i quantitativi annui di materiale sufficienti per il fabbisogno della nostra provincia così da limitare al massimo l'importazione di materiale, di solito più costoso e scadente, proveniente da altre regioni o stati"
G.F.